In Russia, i Servizi Federali per la sicurezza della Federazione Russa – l’FSB, erede diretto del KGB - hanno stabilito un nuovo precedente mettendo sotto torchio gli arrestati e strappando loro false confessioni mediante tortura, minacce e prove palesemente piazzate. Questa settimana, basandosi su prove così estorte, un tribunale russo ha dichiarato colpevoli di organizzazione terroristica sette imputati, condannati a 18 anni di prigione ciascuno. Per anni, i governi di tutto il mondo hanno tentato, senza successo, di sostenere accuse di cospirazione montate. Ora, sfruttando questo nuovo modello che si basa su brutalità e disonestà clamorose, il Governo russo è riuscito a stabilire un nuovo precedente. La polizia si scambia tattiche e strategie a livello globale e, mentre il mondo scivola sempre più velocemente verso la tirannia, possiamo essere sicuri che vedremo questi metodi repressivi diffondersi al di fuori della Russia a meno che non ci mobilitiamo efficacemente contro di loro adesso.
Di conseguenza, in collaborazione con Rupression (organizzazione solidale russa) a sostegno di questi prigionieri, chiediamo una settimana di azioni di solidarietà dal 22 al 29 febbraio.
Per ulteriori informazioni sul caso e sui diversi episodi di cospirazione montati ad hoc in Europa e negli Stati Uniti, leggete la nostra analisi precedente “Why the Torture Cases in Russia Matter.”
Invito ad azioni di solidarietà - 22-29 febbraio
Non dobbiamo dimenticare gli anarchici e gli antifascisti vittime di repressione in Russia! Chiediamo a tutti di intraprendere ogni tipo di azione per esprimere solidarietà a questi prigionieri, per protestare contro il sistema carcerario e per diffondere informazioni sull’uso della tortura come strumento repressivo in Russia.
“FSB is the terrorist” (“L’FSB è un terrorista”) di Rakel Stammer.
Il 10 febbraio il tribunale di Penza, una cittadina a 630 chilometri da Mosca, ha condannato sette persone accusate di aver organizzato la cosiddetta “’Rete’ (Set) della comunità terroristica anarchica.” L’intero caso si basa su confessioni estorte agli imputati con torture efferate, armi piazzate dalla polizia e l’accusa inconsistente che stessero “pianificando attacchi terroristici per rovesciare il Governo Russo.” Considerando che stiamo parlando di un “crimine” senza vittime e privo di azioni e piani, le sentenze decretate dalla corte sono vergognosamente draconiane. Dmitry Pchelintsev e Ilya Shakursky, i presunti organizzatori di questa “Rete,” sono stati condannati rispettivamente a 18 e 16 anni di prigione. Agli altri sono state comminate le seguenti pene: Arman Sagynbaev 6 anni, Andrei Chernov 14 anni, Vasily Kuksov 9 anni, Mikhail Kulkov 10 anni e Maxim Ivankin 13 anni.
Scienziati, giornalisti, difensori dei diritti umani e altri gruppi in Russia hanno protestato e hanno chiesto la revoca della sentenza.
La solidarietà internazionale è particolarmente importante in questo momento perché il “caso Set” non è finito. A San Pietroburgo anche Viktor Filinkov e Julian Boyarshinov attendono di essere processati per accuse simili. Le prossime udienze sono previste per il 25-28 febbraio. Per questo chiediamo che le azioni di solidarietà abbiano luogo l’ultima settimana di febbraio.
In Russia molti altri anarchici e antifascisti stanno subendo repressioni e torture, tra questi ricordiamo Azat Miftahov, Ilia Romanov, Egor Lesnyh, Evgeny Karakashev e Kirill Kuzminkin. Anche loro meritano la nostra attenzione e il nostro supporto.
Se nella vostra città ci sono ambasciate o consolati russi, prendete in considerazione l’idea d’intraprendere un’azione di fronte a essi! In caso contrario, potreste pensare ad altri luoghi o obiettivi appropriati, o semplicemente dipingere uno striscione e tenere un incontro pubblico per informare la gente della situazione.
Segnalate le azioni tramite e-mail a rupression@protonmail.com o tramite Telegram a @RUPRESSION_bot o sui social di Rupression.
Informeremo i prigionieri di qualsiasi azione intrapresa.
Per ulteriori informazioni sul caso “Set,” dettagli sul supporto finanziario e indirizzi dei detenuti: rupression.com
LA VOSTRA TORTURA NON UCCIDERÀ LE NOSTRE IDEE!
Quest’invito è disponibile anche in Русский (russo).
Ulteriori letture
Taking a Global View of Repression
Why the Torture Cases in Russia Matter
Another Wave of Arrests and Torture against Russian Anarchists
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